Cura multispecialistica del russamento e sindromi da apnee ostruttive del sonno

Russamento e apnee notturne

Lo Studio Dentistico Associato Grappiolo è specializzato nella cura multispecialistica del russamento e delle sindromi da apnee ostruttive del sonno.
Russare non solo disturba il sonno ma può causare anche gravi danni alla salute. Si stima che circa il 60% degli uomini e il 40% delle donne sopra i 60 anni russano. Per i trentenni le percentuali sia abbassano rispettivamente del 15 e del 7 per cento. La tendenza a russare cresce quindi con l’età e questo comportamento determina un rischio generale per la salute e per la durata della vita. Può causare infatti:


• aumento della pressione
• aumento rischio infarto
• possibile edema celebrale
• riduzione delle funzioni cognitive
• perdita della memoria


A questi rischi si aggiunge la “spossatezza quotidiana” che si manifesta in tutti i soggetti che russano. Essa rappresenta un fattore di rischio non indifferente: infatti a

umenta la possibilità di incidenti sul lavoro e aumenta di 7 volte il rischio di incidenti stradali per chi è alla guida.
La direttiva europea del 1° luglio 2014/85/UE obbliga l’Italia a interventi mirati per coloro che soffrono di patologie legate al sonno e che dovranno conseguire o rinnovare la patente di guida.

Gradi di russamento

Esistono tre gradi principali di russa mento:

• forma ancora non grave disturbo del russare non caratterizzata dalla sospensione della respirazione
• forma grave caratterizzata da temporanee sospensioni della respirazione


Quest’ultima viene definita apnea ostruttiva del sonno ovvero la completa chiusura temporanea delle vie aeree limita in modo consistente l’afflusso di sangue al cervello.

Diagnosi e cura del russamento

La diagnosi e la cura dell’OSAS del russamento è multidisciplinare. A seconda della gravità della forma si dovrà ricorrere a differenti specialisti: otorinolaringoiatra, odontoiatra, neurologo.


L’esame più semplice previo visita specialistica è la polisonografia (che si può svolgere anche a domicilio) o il monitoraggio continuo dell’ipo-ossigenazione.


Si ricorre alle terapie medico chirurgiche solo in casi gravi e consistono in:


• interventi chirurgici a livello del velo pendulo e del palato molle
• terapia meccanica con sistema di respirazione artificiale controllata nei casi gravi.


Per la maggioranza dei casi bastano gli apparecchi intraorali. Rientrano fra la categoria degli apparecchi intraorali i bite per denti.

Quanto costano i bite per i denti


Il bite dentale è un dispositivo ortodontico utilizzato per correggere malocclusioni mandibolari e i sintomi del bruxismo che possono causare cefalee e patologie dell’articolazione temporo-mandibolare, come:


• dolore alla faccia
• ai denti
• mal testa
• male al collo
• debolezza muscolare ecc.

La tecnica terapeutica si basa - non sull’uso indiscriminato dei farmaci - ma sull’impiego di tecniche particolari per la correzione della posizione della mandibola e quindi del capo, associato all’intervento di altri specialisti (otorinolaringoiatri, oculisti, fisioterapisti, psichiatri.)secondo la necessità.


Dopo le cure dentistiche necessarie, usando varie tecniche si porta la mandibola in una posizione più fisiologica e si costruisce in resina un morso provvisorio. Dopo un periodo di terapia con questo morso provvisorio si potrà fare un morso in resina acrilica trasparente: il bite. Si tratta di una placca che si adagia tra l’arcata dentale inferiore e quella superiore e svolge la funzione di un cuscinetto ammortizzante che riduce gli sfregamenti e gli urti.


Ne esistono di varie tipologie ed è il dentista a prescrivere quello più adatto alle specifiche esigenze del paziente. Il modello più sicuro ed efficace è il bite rigido, realizzato in resina acrilica trasparente sul calco dell’arcata inferiore del paziente. È molto resistente e ha un costo che parte dai 400 euro fino ad arrivare ai 1000.


I riposizionatori mandibolari possono essere anche più semplici se servono per proteggere i denti dal digrignamento e serramento notturno o diurno diffuso in molte persone. Alcuni servono invece in ambito sportivo per migliorare le prestazioni o proteggere i denti in alcune discipline.